Che il litigio tra Morgan e Bugo durante il festival di Sanremo sia falso o vero non è questione che a me interessi molto. Piuttosto trovo interessante come Morgan abbia fatto riferimento più volte alla parola mobbing* durante le sue esternazioni di questi giorni.
Il cantante descrive un vissuto di mobbizzato: qualcuno, qualcosa, dal quale evidentemente lui dipende come lavoratore (il suo padrone? i suoi colleghi?) ha fatto su di lui pressioni per buttarlo fuori dal suo posto di lavoro, per allontanarlo dal luogo dove lui produce quel qualcosa che gli consente di portare a casa il pane.
Strana cosa per un artista usare la parola mobbing.
Il mobbing, secondo la definizione della Treccani è: “una situazione lavorativa di conflittualità sistematica, persistente e in costante progresso (secondo un andamento a fasi successive, puntualmente enumerate e descritte), in cui una o più persone vengono fatte oggetto di azioni a contenuto persecutorio da parte di uno o più aggressori in una posizione gerarchica superiore, inferiore o di parità, con lo scopo e/o l’effetto di provocare alla vittima danni di vario tipo e gravità.”
Morgan in effetti, nel suo racconto di questi giorni sanremesi, descrive nei particolari tutte le fasi in cui la sua persona è stata “oggetto di azioni a contenuto persecutorio “, ecc… Morgan evidentemente conosce la definizione di mobbing e per questo parla rispetto la sua situazione di mobbing. Morgan ha studiato, da solo, o in compagnia di qualche legale, il suo caso (che dura da un po’ di tempo credo, anche prima del festival) e così ha/hanno stabilito che si tratta di mobbing. Ha/hanno fatto una diagnosi.
Lo so, a questo punto in tanti diranno: ma dai! non si tratta di quella roba lì, guarda che Morgan sta male, molto male. Ha la paranoia, un disturbo di personalità? Delirio di persecuzione? Le sostanze… (questa è quella più gettonata sui social, perché è quella più facile)
Può essere (cosa dicono gli esperti?)…, d’altronde il DSM ha da sempre una risposta e una patologia alla quale ognuno di noi può riconoscersi: lì ce n’è per tutti. Con il DSM basta leggere bene e fare come quando leggi l’oroscopo del tuo segno e dici: incredibile! Ci ha preso! Nel DSM ognuno può trovare, se si impegna nella lettura, qualche pagina che lo ri-guarda. Per una ragione semplice: tutti abbiamo un carattere ( a volte un “caratteraccio”) e poi come non registrare in ognuno sbalzi nel tono dell’umore.
Torniamo a Morgan e al mobbing. Partiamo dal suo posto di lavoro per capire un po’ meglio. Morgan fa (o è?) l’artista. Lavora per sé stesso quindi. Morgan è molto bravo. Lavora bene come artista. Morgan prima vive poi scrive le sue opere (musica e/o parole): così ha detto di sé. Lavora e probabilmente dà da lavorare anche a qualcun’altro. Morgan è fondamentalmente un imprenditore di sé stesso e anche un padrone per qualcuno.
Domanda: chi è il padrone (o i colleghi cattivi) di Morgan che lo vuole buttare fuori? E da dove?
Morgan sa che cos’è il mobbing. Morgan non sa che cos’è il lavoro sotto padrone.