Cronache da Bologna smOrt city

A leggere l’intervista di stamattina a Matteo Lepore*, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Bologna e papabile candidato per il ruolo di Sindaco alla prossima tornata elettorale, c’è da stare poco “sereni”. Colpa del covid-19.

L’assessore in questione è negli ultimi anni una delle figure della politica locale che più hanno lavorato per lo sviluppo turistico e la trasformazione della città di Bologna in smart city.  In effetti a lui va la responsabilità (per molti il merito, soprattutto per gli appartenenti alla classe media della città) di uno sviluppo enorme di attività commerciali in tutto il settore dell’accoglienza bolognese. Tutta la filiera del turismo in città ha avuto un incremento esponenziale di guadagni nel giro di due/tre anni, ossia da quando Lepore siede sulla poltrona di assessore.

Tutto bene, se non che oggi dal “tutto bene”, nell’intervista rilasciata al Corriere di Bologna, l’assessore disegna uno scenario futuro “tutto male”.

Da smart city, Bologna passa ad un futuro da smOrt city.

Numeri alla mano, dice Lepore,  la Bologna del turismo ha perso in due settimane 150 milioni di euro. Difficile quantificare, ma è vero che se si gira in città di gente se ne vede ben poca. Al flusso turistico si è sostituito uno spiffero di aria fredda che taglia una Piazza Maggiore mai così vuota e che, verso l’imbrunire, riporta la città a qualche cosa che ha a che fare con il Medio Evo. In un certo senso riporta Bologna al suo fascino delle origini. E’ una città che mostra il suo rovescio, la sua bellezza statica. La Bologna che se ne frega di essere diventata smart.

Le soluzioni di Lepore, spiazzato dall’invisibile che frena lo sviluppo dell’edibile (la mortadella e i tortellini per tutti), sono ora rivolte al riportare i remi in barca “orientando e riprogrammando sul turismo italiano”.

Non so: qui a Bologna ci sono venuti tutti da tutta Italia. Chi manca all’appello?

Forse le soluzioni, a parte a Lepore (quante responsabilità!), andrebbero chieste ad altri assessori meno smart, ma di quelli qui a Bologna quasi non se ne sente parlare.

* 4/3/2020, Corriere di Bologna, “Hotel vuoti e cultura ko, Lepore: Persi oltre 10 milioni al giorno”

Pubblicato da Paolo Patuelli

Sociologo Clinico, Counselor ad Orientamento Psicoanalitico

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